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Nonostante le classifiche indichino Milano, Rimini e Torino come le tre città meno sicure, in base al numero di denunce formalizzate per tutti i generi di reato, la classifica si discosta relativamente alle denunce per furti negli esercizi commerciali.

In questo caso, troviamo sempre al primo posto Milano, con un numero di 228 denunce ogni 100.000 abitanti ma sorprendentemente Parma al secondo posto con 194 denunce ogni 100.000 abitanti e Bologna al terzo posto con 187 denunce ogni 100.000 abitanti.

(Dati dell’ufficio statistiche pubblicati da Lab 24)

Fra le tipologie di attività che subiscono più furti vi sono le grandi distribuzioni, le profumerie, gli alimentari e i negozi di abbigliamento.

Dalle statistiche, i furti nelle attività commerciali implicano una perdita del fatturato annuale, pari al 2,05%.
Spesso i furti vengono perpetrati da micro criminalità, organizzata in bande specializzate in questo genere di reato.

Fra le attrezzature utilizzate per portare a termine i furti vi sono i dispositivi per rimuovere le placche antitaccheggio, facilmente reperibili in rete, borse schermate rivestite all’interno con fogli metallici.

Il più classico dei furti avviene con la tecnica del “prendi e scappa”.

Per proteggersi è opportuno dotare gli esercizi commerciali di sistemi di videosorveglianza che, oltre a permettere la visualizzazione dei punti vulnerabili dei locali, fungono da forte deterrente per i malfattori che sono intimoriti dalla possibilità di essere identificati.

Per le grandi distribuzioni è ideale inoltre contrattualizzare, con un istituto di vigilanza privata, la presenza di un operatore disarmato che possa prevenire il reato.

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