Quella della Guardia Particolare Giurata è una professione estremamente delicata che non può essere svolta da chiunque.

La selezione implica determinate capacità e requisiti che esulano dal titolo di studio.
Sono rilevanti la condizione psico-fisica, la buona condotta e l’idoneità al maneggio delle armi.

Quali sono i requisiti minimi necessari?

I requisiti minimi necessari per richiedere il decreto prefettizio di nomina a guardia particolare giurata sono
disciplinati dall’articolo 138 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), ovvero:

– Essere cittadino italiano o di un paese membro della Comunità Europea
– Aver raggiunto la maggiore età
– Saper leggere e scrivere
– Non aver riportato condanne per delitti
– Essere persona di ottima condotta morale
– Essere munito della carta d’identità
– Essere iscritto alla cassa nazionale delle assicurazioni sociali e a quella degli infortuni sul lavoro

Il Ministro dell’interno provvede all’individuazione dei requisiti minimi professionali e verifica la formazione
obbligatoria dell’aspirante Guardia Particolare Giurata (almeno 48 ore così come previsto dal D.M. 269/2010.,
emendato dal D.M. 56/2015).

Quali corsi di formazione bisogna seguire?

I corsi di formazione obbligatoria si articolano in lezioni teoriche e pratiche e debbono perseguire i seguenti
obiettivi:

a) conoscenza delle norme che regolano l’attività di vigilanza privata e le mansioni di guardia particolare
giurata, nonché di quelle relative alla sicurezza sul lavoro;
b) conoscenza delle prescrizioni ed apprendimento teorico-pratico delle tecniche operative per l’esecuzione dei servizi;
c) conoscenza dell’organizzazione aziendale e descrizione delle modalità di organizzazione delle varie tipologie
dei servizi;
d) frequenza al tiro a segno che consenta il rilascio della licenza di porto di pistola e/o fucile e l’acquisizione
delle conoscenze tecniche operative relative all’uso, maneggio, cura e custodia delle armi;
e) addestramento all’utilizzo degli apparati ricetrasmittenti, nonché di ogni altra apparecchiatura tecnologica utilizzata quale dotazione;
f) conoscenza approfondita delle norme del T.U.L.P.S. in materia di vigilanza privata;
g) regolamento di attuazione e decreti collegati nonché prescrizioni emanate dall’Autorità di P.S.;
h) nozioni di diritto e procedura penale con approfondimento degli aspetti normativi relativi all’uso legittimocdelle armi, porto, trasporto, uso, custodia e detenzione armi;
i) nozioni di diritto costituzionale;
j) contrattazione collettiva di comparto – legislazione in materia di lavoro;
l) aspetti etico professionali;
m) nella formazione delle guardie giurate destinate ai servizi antirapina, nonché al trasporto e scorta valori,
oltre alla conoscenza approfondita delle apparecchiature tecnologiche in dotazione, le lezioni dovranno essere
organizzate in modo che dall’analisi di alcuni fatti di cronaca riguardanti i reati contro il patrimonio accaduti,
vengano illustrate le tecniche e le strategie per prevenire ovvero contrastare adeguatamente le azioni
criminose.

Chi approva il ruolo di Guardia Particolare Giurata?

La nomina della Guardia Particolare Giurata deve poi essere approvata dal prefetto, previa verifica
dell’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente con un istituto di vigilanza autorizzato, ai sensi dell’articolo 134, o con uno dei soggetti che è legittimato a richiedere l’approvazione della nomina a guardia giurata ai sensi
dell’articolo 133.

Una volta ottenuta l’approvazione per il rilascio del decreto di Guardia Particolare Giurata, che ha validità
biennale, l’aspirante dovrà prestare giuramento presso la Prefettura competente per la provincia del comune
di residenza.

Con l’approvazione, che ha validità biennale, il prefetto rilascia altresì, se ne sussistono i presupposti, la licenza
per il porto d’armi, a tassa ridotta, con validità di pari durata.
Salvo quanto diversamente previsto, le guardie particolari giurate nell’esercizio delle funzioni di custodia e vigilanza dei beni mobili ed immobili cui sono destinate rivestono la qualità di incaricati di un pubblico servizio.

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